Il Lago di Barcis è un luogo ricco di bellezza ed è la meta più giusta per gli amanti delle attività all’aperto. Questo specchio d’acqua dal colore smeraldo nel cuore della Valcellina si trova ai piedi del parco delle Dolomiti friulane, offre un punto di vista panoramico sul canyon della Forra del Cellina ed è l’accesso alla Foresta regionale del Prescudin. A due passi dalla località sciistica di Piancavallo, il lago di Barcis è in assoluto una delle mete principali da visitare in Friuli Venezia Giulia.
Tutte le principali attrazioni a Barcis sono legate alla natura e dal ponte Tibetano al Sentiero del Dint, dal lungolago ai percorsi in bici, questa località è in grado di fornirvi tutto ciò che potete desiderare per passare un’ottima giornata all’aria aperta.
Quali sono le migliori attività che si possono fare al lago di Barcis
Ecco in breve una lista delle principali cose da fare a Barcis:
- Sentiero del Dint nel parco delle Dolomiti Friulane
- Ponte Tibetano
- Una passeggiata nella Foresta Regionale del Prescudin
- Una camminata percorrendo la Vecchia strada della Valcellina lungo la riserva naturale Forra del Cellina
- Passeggiata sul lungolago di Barcis
- Escursione in Val Pentina
- Visita alla Grotta della Vecchia Diga
- Itinerari cicloturistici – percorsi ciclabili
- Passeggiata per le vie di Barcis alla scoperta delle case tipiche
Le acque risultano balneabili secondo quanto riportato nel sito del comune. Oltre a poter fare il bagno nel lago di Barcis, quindi, si possono svolgere anche sport acquatici come la vela, il surf, utilizzare kayak e canoe e pescare. È possibile grigliare, fare bbq e pic-nic nelle aree attrezzate, ma vi ricordo che è vietata l’accensione di fuochi nel periodo di massima pericolosità (10 gennaio – 30 aprile e 10 novembre – 31 dicembre, come previsto dal Piano di difesa) e all’infuori di detti periodi l’accensione di fuochi non può avvenire ad una distanza inferiore di metri 100 dai boschi. In caso di incendio telefonare: 1678 – 43044 (Allarme Antincendi Boschivi)
Cos’è il lago di Barcis
Ciò che comunemente è conosciuto come lago di Barcis, si chiama in realtà lago Aprilis. Prende il nome in onore dell’ingegnere Napoleone Aprilis che fu l’ideatore, il promotore e realizzatore del Consorzio grazie al quale venne creato questo bacino artificiale.
La storia di questo lago è indissolubilmente legata all’antecedente costruzione della centrale idroelettrica di Malnisio. Proprio per la realizzazione di questi impianti e della diga di presa (ora chiamata Diga Vecchia), l’ingegner Zenari (già progettista degli stessi) si offrì di redigere e dirigere la lavorazione per il completamento della strada (“Vecchia strada della Valcellina) che, inaugurata nel 1906, ha permesso il collegamento tra la località Molassa e Montereale Valcellina. Questa segnò la fine di un lungo e storico isolamento della località di Barcis. Negli anni successivi (1910-1914), alle porte della prima guerra mondiale, il Genio Militare continuò nella costruzione delle vie di collegamento, rendendo ulteriormente accessibili i paesi della Valcellina.
Già nel primo dopoguerra, per soddisfare il crescente fabbisogno di energia elettrica e per dare vita ad una risorsa d’acqua per il servizio irriguo locale, si vide sempre più necessaria la costruzione di una seconda centrale idroelettrica (tutt’ora in funzione) e di un nuovo bacino artificiale.
Da qui, l’accordo tra la SADE (Società Adriatica di Elettricità) ed il Consorzio di Bonifica Cellina-Meduna per un piano coordinato di sfruttamento dell’acqua del torrente Cellina.
Questo progetto, rimandato alla fine del secondo conflitto mondiale, prese il via nell’estate del 1951 e vide la fine dei lavori il 9 giugno del 1954. Il nuovo lago artificiale fu dedicato, come riportato, all’ingegner Napoleone Aprilis ed ora è la meta turistica conosciuta come il Lago di Barcis.
CURIOSITÀ
Il lago avrebbe dovuto raggiungere un’altezza maggiore di 11 metri rispetto all’attuale. Il progetto è stato però ridimensionato perché avrebbe richiesto l’evacuazione della popolazione di Barcis che aveva appena ricostruito tutte le case, dopo aver sofferto un terribile incendio del paese ad opera dell’esercito nazista.
Quando visitare il lago di Barcis
Da maggio a fine settembre sarete sicuri di poter usufruire di tutta l’offerta turistica. Alcune attività come il ponte tibetano e la Vecchia Strada della Valcellina chiudono durante i mesi invernali. La località di Barcis è comunque affascinante durante tutto il corso dell’anno ed i sentieri sono meravigliosi in autunno.
Quanto tempo trascorrere al lago di Barcis
Trattandosi di turismo lento, un soggiorno ideale al lago di Barcis è di minimo 4 notti. Si presta benissimo anche ad essere una meta ideale per delle gite fuori porta domenicali in Friuli Venezia Giulia tra camminate e passeggiate brevi.
Dove alloggiare al lago di Barcis
Barcis presenta diverse opzioni di alloggio dall’Albergo diffuso, all’Hotel Celis e al Rifugio Vallata per citarne alcuni. L’Albergo diffuso lago di Barcis ha di particolare che si tratta di case tipiche che sono state recentemente ristrutturate e arredate. Avrete infatti la possibilità di alloggiare addirittura negli appartamenti di Palazzo Centi. Altri alloggi tipici messi a disposizione dall’Albergo diffuso e che possono accontentare sia coppie che gruppi più numerosi sono Cjasa Ustin, Cjasa Fantin e Cjasa de Barce.
Come arrivare al lago di Barcis
La città di riferimento per poi arrivare al lago di Barcis è Maniago.
Maniago, infatti, è la stazione ferroviaria più vicina e offre alcuni collegamenti via bus operati dalla TPL FVG (clicca qui per le tabelle orarie aggiornate). Anche Pordenone nel collegamento con Montereale Valcellina può essere una alternativa come collegamento via pullman, ma risulterebbe un po’ troppo scomoda.
Il nostro suggerimento comunque è di raggiungere la località di Barcis in automobile. Questo vi permetterà di visitare agilmente anche le località di Andreis, Claut, Poffabro e Frisanco. Per arrivare in macchina a Barcis vi basterà, una volta giunti da Maniago, seguire la SS251.
In paese troverete un parcheggio incustodito a pagamento a pochi metri dal lago. Il costo è di 1 euro la prima ora e 60 cent le successive. È nella zona attigua all’area di sosta camper (14 euro per 24 ore).
In alternativa, se non dovesse esserci un forte affollamento, potrete parcheggiare vicino all’Osteria Ponte Antoi che è attigua alla partenza del Sentiero del Dint, della Vecchia strada della Valcellina, del Trenino della Valcellina e alla biglietteria per il ponte tibetano.
Alcuni noleggi d’auto possono essere: Europcar, Hertz o Adriarent
Gli aeroporti più vicini sono quelli di Trieste, Venezia e Treviso.
Cosa mangiare a Barcis
La Valcellina ha diverse tipicità culinarie che, come nella gran parte del Friuli Venezia Giulia, sono derivate da metodi che servivano a conservare i prodotti. L’affumicatura e l’insaccatura sono due delle tecniche di preservazione del cibo più diffuse in regione per fronteggiare l’inverno o situazioni di isolamento.
La Pitina DOP/IGP/STG
A Barcis, nelle zone della Val Tramontina, in Valcellina e in Val Colvera è possibile mangiare la Pitina (chiamata anche Peta, Petuza o Petuccia a seconda della zona di produzione e della tipologia di carne). Questa pietanza è una polpetta (di diverse dimensioni) composta da carne macinata, impastata ed insaporita con una concia di sale, pepe, finocchio selvatico (fanole in dialetto locale) o altre erbe ed, in seguito, pressata e affumicata. In genere, la Pitina viene preparata con l’uso di carni di pecora e capra, mentre la Peta e la Petuccia con un trito di carni di selvaggina. La particolare forma a polpetta, non è un vezzo estetico, ma è dovuta alla difficile reperibilità, in passato, del budello per insaccare la carne. Proprio per questo motivo, veniva utilizzato un metodo alternativo che consisteva nell’infarinatura della polpetta, con farina di mais, e nella sua successiva affumicatura con legno di pino mugo.
La Pitina ha ricevuto il riconoscimento IGP dall’Unione Europea nel 2017. Può essere mangiata sia fredda che cotta. (Per ulteriori informazioni visitare il sito dell’ersa)
La Brusaula PAT
La Brusaula è una striscia sottile di carne affumicata, chiamata anche Pindulis. È costituita da carne di manzo, maiale o camoscio, ha una lunghezza di 15-20 cm ed uno spessore massimo di 5 mm. Insaporita e trattata con sale, pepe ed erbe, viene lasciata macerare per 24 ore in un luogo fresco e poi affumicata a freddo per 3-4 giorni. Per l’affumicatura si usa legna di faggio. La Brusaula viene mangiata al naturale come antipasto o fuoripasto ad aperitivo. (Per ulteriori informazioni visitare il sito dell’ersa)
Altri piatti tipici
Altri piatti tipici nella zona del lago di Barcis sono: il Pastiz (o pastis), una polentina liquida con al centro un composto di erbe selvatiche, il Petut, una focaccia casereccia dolce simile alla pinza, i piatti con le erbe di San Giovanni, a cui è dedicata una delle feste principali a Barcis, ed il frico, diffuso in tutta la regione, ma con varianti di zona in zona.
Dove mangiare a Barcis
C’è una buona offerta di locali e ristoranti, quindi non sarà difficile trovare un posto dove mangiare bene a Barcis. Sopratutto, un particolare che noi abbiamo veramente apprezzato, è che l’offerta è strettamente legata al territorio e composta, quindi, dai piatti tipici che abbiamo qui sopra citato.
Oltre ad aver gustato un meraviglioso tagliere di affettati nella “Stuzzicheria Dolce & Salato” in centro al paese, ci siamo letteralmente innamorati della ristorazione e dei sapori autentici del “Rifugio Vallata” che si trova lungo la sponda opposta del lago di Barcis, andando oltre al Ponte Antoi. Qui, la delicatezza si sposa con i gusti schietti della cucina di casa, regalando una sempre più rara emozione di comfort.
Il “Rifugio Vallata” è immerso nella natura e, lontano dall’intenzione pretenziosa di certi locali, ha affinato una genuina e vera ricerca del sapore naturale, inserendo nel menù diverse pietanze a base di erbe spontanee.
Non possiamo far altro che consigliarvi questo locale, al quale vanno i nostri complimenti e nel quale torniamo ogni qual volta sentiamo il bisogno di goderci qualche attimo di serenità.
Cosa mettere in valigia
In media, nei mesi suggeriti, le temperature minime al lago di Barcis sono di 11°/16° e le temperature massime sono di 20°/26°. Oltre che essere nostro supporter, Dolomite è il nostro marchio di riferimento per l’abbigliamento outdoor. Per questo motivo vi suggeriamo le loro calzature DOLOMITE 54 HIGH FG GTX (UOMO) o le DOLOMITE 54 HIGH FG GTX (DONNA) perché hanno la suola in vibram, essendo in gore-tex sono resistenti all’acqua e sono ottime sia per un uso quotidiano che per i sentieri di trekking leggeri. Come giacche, Giacomo indosserebbe la sua DOLOMITE CANAZEI anche per dormire e ci sentiamo di consigliarla sia nella versione da uomo che da donna. Un altro modello da donna, sopratutto per chi è attento all’ecologia e non ha la necessità della resistenza all’acqua, è la giacca DOLOMITE 76 UNICUM EVO 1, ottima per peso e versatilità.
Per i fotografi il suggerimento è quello di avere uno zaino versatile come il Manfrotto MB MA- BP-TL (che possediamo), o il Peak Design Everyday o una scelta più economica, ma altrettanto valida, è lo zaino fotografico da viaggio K&F Concept. Per quanto riguarda i cavalletti da viaggio possiamo solo che suggerirvi i treppiedi della Three Legged Thing in carbonio: versatili, resistenti, leggeri e economici nella categoria. Per rendervi le camminate fotografiche più comode e per avere sempre la macchina fotografica a disposizione, vi suggeriamo l’acquisto del Peak Design Capture V3. Quest’ultimo sembra un acquisto non necessario, ma in realtà si è rivelato di fondamentale importanza e ha cambiato in meglio il nostro modo di realizzare viaggi fotografici.
Se doveste portarvi un solo obiettivo fotografico, la scelta ricade sul 24-70mm f2.8 per macchine fotografiche full frame, il 12-35mm f/2.8 II per macchine a sensore micro 4/3 o il Tamron 17-50mm f2.8 per APS-C.
Se invece vorreste avere solo una macchina fotografica compatta capace di soddisfare più necessità, l’unico suggerimento realmente valido è una delle Sony RX. Costano, ne sono consapevole, ma avendole provate possiamo dirvi che sono fotocamere incredibili. L’ultimo modello sul mercato è la Sony RX100 VII, ma anche i modelli precedenti non vi deluderanno!
Il Lungolago del Lago di Barcis
Se siete alla ricerca della camminata perfetta per schiarirvi le idee, senza impegnarvi troppo e che vi faccia respirare l’aria buona di montagna, il lungolago di Barcis è ciò che fa per voi! Percorribile sia in bici che a piedi, questo facile percorso di circa 6 km è ottimo per passare un fine settimana o qualche ora in spensieratezza. Essendo ad anello, non ha molta importanza da dove iniziate, sappiate però che gran parte del versante nord è ben battuto con ghiaia, con assi di legno o asfaltato e sono presenti diverse aree attrezzate anche con giochi per bambini, mentre il versante sud, collegandosi con il sentiero degli Alpini, è più rustico.
Lungo la camminata avrete modo di osservare alcuni dei fossili presenti nella zona e scoprire l’affascinante storia del meteorite di Barcis: non solo è uno dei 37 rinvenuti in Italia, ma la sua origine ferro-pietrosa lo rende uno tra i più importanti del patrimonio meteoritico del Paese!
Siamo sicuri che il lago di Barcis, con il suo colore smeraldo, vi saprà incantare e vi regalerà un piacevole weekend.
Cliccate qui per la mappa del sentiero lungolago del lago di Barcis.
Il Sentiero del Dint nel Parco delle Dolomiti Friulane
In assoluto il mio preferito, il Sentiero del Dint (CAI 997) nel Parco delle Dolomiti Friulane, è un percorso ad anello che vi farà innamorare di questo territorio. Adatto anche a chi non ha molta esperienza, il Sentiero del Dint è esemplare per come è stato ragionato e costruito in termini turistici, culturali e naturalistici. La partenza è dalla località Ponte Antoi (Barcis) dove potete parcheggiare la macchina nei pressi del Centro visite della Riserva Naturale Forra del Cellina. Dirigetevi verso la strada che segue la sponda del lago per qualche centinaio di metri e vedrete l’imbocco del sentiero (in alternativa vi è anche una strada leggermente più ripida subito sulla destra del centro visite che vi porterà al secondo belvedere).
Da subito si respira l’atmosfera magica e variegata delle Dolomiti Friulane con le sue caratteristiche carsiche come le doline. Dopo aver oltrepassato il “Pozzo della Pioggia” farete tappa al primo belvedere: lo Skywalk. Una pedana metallica con pavimento in vetro trasparente sospesa sullo strapiombo con una vista panoramica sul lago di Barcis da mozzare, letteralmente, il fiato!
Procedendo lungo il Sentiero del Dint verso est, con un allegro e poco impegnativo sali e scendi, raggiungerete il secondo belvedere. Qui, c’è la possibilità di ammirare la dimensione della Forra del Cellina, di “respirarne il suono” e scorgere la Vecchia Strada della Valcellina. L’ultimo tratto, tra doline, alberi di tasso e di abete rosso, è una camminata fiabesca in salita che porta al terzo ed ultimo belvedere che offre un’ulteriore vista panoramica che permette di scorgere anche il paese di Andreis.
Il rientro porta al punto di partenza tramite sentiero e strada asfaltata. Il Sentiero del Dint è una sintesi meravigliosa di ciò che Barcis offre a chiunque gli faccia visita ed il sentiero perfetto come avvicinamento alle camminate in montagna.
Informazioni utili:
Il Sentiero del Dint è a lunghezze progressive (totale 3,6 km), ma si può dividere in giro lungo e giro corto con durate rispettive di circa 1-2 ore e 2-4 ore.
Ulteriori informazioni sul Sentiero del Dint sono reperibili in questo PDF del sito web del Parco delle Dolomiti Friulane o in questa mappa del comune di Barcis.
La Vecchia Strada della Valcellina – informazioni sul percorso
Storicamente fondamentale, ora la Vecchia strada della Valcellina è una tappa obbligatoria per chiunque visiti il lago di Barcis. È una strada affascinante, tra tunnel e viste mozzafiato sulle acque limpide del torrente Cellina. Il percorso di circa 4-5 chilometri, si sviluppa all’interno della Riserva Naturale Forra del Cellina ed affianca il canyon, il più esteso del Friuli Venezia Giulia ed uno tra i più spettacolari in Italia. L’accesso alla zona avviene solo se muniti di un biglietto del costo di 3€ (gratis se muniti di FVGcard), acquistabile presso il centro visite e biglietteria situato in località Ponte Antoi, dove potrete anche parcheggiare la vostra auto. La Vecchia Strada della Valcellina è percorribile a piedi, in bicicletta o tramite il trenino della Valcellina (costo biglietto tra i 4€ ed i 7€) ed è aperta nei mesi che vanno da maggio ad ottobre.
Al suo interno troverete anche una delle attrazioni principali del lago di Barcis: il Ponte Tibetano. Questo ponte sospeso, inaugurato nel 2016 e costruito interamente in acciaio, vi darà la possibilità di attraversare la Forra e di godere di un’incredibile vista sul canyon a 55 metri di altezza. Non fatevi spaventare, sarete forniti di imbracatura, casco, ganci da utilizzare sull’apposito corrimano ed accompagnati da una guida autorizzata. Quindi anche chi soffre leggermente di vertigini (Giacomo è uno di voi) potrà affrontare il ponte tibetano di Barcis in completa sicurezza. Per maggiori informazioni riguardo questa incredibile ed imperdibile esperienza cliccate qui.
La Vecchia strada della Valcellina vi porterà anche alla Grotta della Vecchia Diga che è stata utilizzata anche a livello turistico e scolastico. In questo momento però, non ci è dato sapere se è possibile fruirne. Nelle vicinanze della Vecchia Strada della Valcellina, è segnalata anche la presenza della grotta “bus de la volpe” (o Bus della Volpe) meta di numerosi speleologi.
La Foresta regionale del Prescudin
Pronta ad accogliere amanti della natura di tutte le età, la Foresta regionale del Prescudin, a 3,5 km di distanza dal lago di Barcis, si è guadagnata il titolo di area wilderness protetta “Alto Prescudin”. La foresta è raggiungibile solo a piedi tramite un percorso adatto però anche a bambini e famiglie con il passeggino. L’inizio del sentiero della Foresta regionale del Prescudin è in località Arcola, dove potrete parcheggiare l’automobile. A 200 metri dal parcheggio, troverete una stradina sulla sinistra, una volta attraversata la sbarra di divieto di transito per le auto, non vi resterà che camminare lungo il percorso asfaltato di circa 4 km che vi porterà a Villa Emma (detta anche Palazzo del Prescudin) fiancheggiando il torrente Prescudin. Qui, dopo un’ora di camminata immersi nel suggestivo bosco ricco di faggi, potrete usufruire dei servizi igienici e delle aree attrezzate con panche e tavoli. Sempre da questa località, gli amanti delle escursioni e del trekking hanno la possibilità di intraprendere alcuni dei dieci percorsi presenti nella foresta, tra cui quelli che portano alla Forca de Sass, Casera Bitter, Pian dei Tass, Monte Medòl, Bivacco Pastour (CAI 978), al Bivacco Val di Zea (CAI 980) e al Monte Arghena.
Fauna e vegetazione
I 1650 ettari di boschi, ghiaie e rocce della Foresta del Prescudin, sono sia una riserva naturale destinata a scopo scientifico con finalità di “bacino idrografico rappresentativo sperimentale” che la casa di una fauna molto variegata. Gli ospiti di questa foresta sono animali come il capriolo, il camoscio, la volpe, il tasso, la faina, la martora, la donnola, la puzzola, l’ermellino, la lepre alpina, lo scoiattolo ed il ghiro; ma potrete anche avvistare rapaci come l’aquila reale, la poiana, lo sparviero, il gheppio, l’astore, il gufo reale o tetraonidi quali il gallo cedrone, il forcello, il francolino di monte e la pernice bianca.
Oltre alla presenza di faggi, abeti rossi, pinete di pino nero, carpini, ornielli e aceri montani, la vegetazione è impreziosita da specie floreali come il cicerchione ed il giglio rosso.
La foresta regionale del Prescudin è un’attrazione immancabile nella zona del lago di Barcis.
Architettura e le case tipiche di Barcis
Diversi incendi hanno cambiato l’aspetto architettonico degli edifici di Barcis. L’ultimo, causato dalle truppe naziste in ritirata, distrusse la maggior parte delle case. Nonostante ciò e grazie agli interventi di ripristino, possiamo ancora godere di alcuni particolari architettonici tipici della Valcellina.
In origine, le abitazioni della zona, presentavano volumi elementari e tetti coperti da paglia con accentuate pendenze delle falde. Successivamente, nel corso dei secoli, questi vennero sostituiti con manti di copertura con pianelle e coppi di laterizio. I muri in pietra erano molto spessi e le finestrature piuttosto piccole: ciò rendeva l’abitazione più riparata dal freddo e dagli animali. Erano spesso presenti porticati o logge, utilizzati per l’ultimazione della maturazione di granaglie e legumi o per permettere lo svolgimento di lavori domestici anche in caso di mal tempo. La facciata poteva essere, quindi, riparata da strutture in legno chiamate dalt: ballatoi in assi orizzontali (molto presenti nella località di Andreis).
Ora però ci è possibile distinguere, a caratteri generali due tipologie edilizie: con ballatoio, costruite tra il 1700 ed il 1800, o a tipo chiuso, edificate tra il 1800 e il 1900.
Queste ultime sono più simili alle case presenti a Cimolais e Claut, caratterizzate da una facciata completamente chiusa con un corpo di scale interno.
L’eccezione in questo caso è Palazzo Centi, nel centro storico di Barcis che riscontra sia elementi propri dello stile rustico della Valcellina, sia quelli dell’architettura veneziana. Sulla facciata presenta un doppio loggiato, ad arco ribassato al piano terra, ad arco a tutto sesto nel piano superiore; è costruito in pietra viva, con struttura raffinata, ma sobria, impreziosita da mascheroni scolpiti.
Palazzo Centi viene fatto risalire al XVII secolo ed era la dimora dei conti Mocenigo, signori della Valcellina. In seguito, venne abitato e gestito dalla famiglia Centi ed ora è proprietà del Comune di Barcis e viene utilizzato per sia per ospitare eventi culturali e turistici sia come albergo diffuso.
Eventi principali al Lago di Barcis
La Notte di San Giovanni
Uno degli eventi più particolari e folkloristici a Barcis è “La Notte di San Giovanni”. Questa festa, in occasione del solstizio d’estate, celebra il Santo patrono e si lega all’antica tradizione del mazzo di fiori ed erbe spontanee che, se raccolte in questa particolare notte dell’anno, assumono poteri taumaturgici. Insieme al rito religioso dei Vesperi con la benedizione del “Mazzo di San Giovanni”, si svolge una sfilata in abiti tradizionali lungo le vie del paese per raccogliere l’acqua di San Giovanni dalle sette fontane del borgo. Nel piazzale Centi sono poi esposte delle “erbe magiche”. Sono 14 le erbe che compongono la variante barciana del mazzo di San Giovanni, ognuna con un potere riconosciuto dalle superstizioni di un tempo: iperico (scaccia il diavolo); ruta (per soggiogare i demoni); menta (ottimo digestivo); salvia (protezione dalle creature malvagie); rosmarino (stimola l’appetito); aglio (da cogliere prima del sorgere del sole contro le stregonerie); artemisia (protettrice durante i viaggi); lavanda (contro le disgrazie); felce (dà capacità divinatorie); barba di capra (con proprietà magiche); alloro (protegge dalle negatività); ulivo (per realizzare amuleti protettivi); achillea (per i filtri d’amore); sedum o erba di San Giovanni (dava capacità divinatorie alle giovani spose).
Campionato di Motonautica
Una delle tappe più suggestive del campionato di Motonautica mondiale si tiene proprio al lago di Barcis. Solitamente, questo evento entusiasmante, si tiene a giugno e gareggiano partecipanti da diverse nazioni.
Rete Ciclabile del Lago di Barcis
Dal semplice giro in bici lungolago, alla mountain bike, gli itinerari ciclistici attorno al lago di Barcis sono davvero molti.
I principali possono essere: il percorso in bici lungolago (mappa e indicazioni), la Vecchia Strada della Valcellina, l’anello delle prealpi Pordenonesi (mappa e indicazioni) e lo sterrato per le bellissime Malga Valli e Caolana (mappa e indicazioni). Per visualizzarli in modo interattivo, potete visitare il sito https://www.piste-ciclabili.com/comune-barcis.
In realtà, essendo il comune di Barcis uno dei comuni ciclabili, ha un’offerta di percorsi cicloturistici ancora più ampia. La ProLoco, infatti, ha realizzato una meravigliosa guida a nome “E i monti stanno a guardare” scritta da Carlo Favot, nella quale troverete ogni singolo percorso o itinerario ciclistico.
Per visionare la guida potete cliccare qui o richiederla presso gli uffici turistici del comprensorio, mentre cliccate qui per una visione generale della mappa dei percorsi in bici.
I Sentieri vicino al Lago di Barcis
Noi vi abbiamo raccontato del sentiero del Dint, ma ci sono molte altre camminate da percorrere vicino al lago di Barcis. Una delle più cercate è il n.995 Sentiero Emanuele Salvador che prende il via all’imboccatura della Val Pentina. Altri sentieri vi porteranno alla scoperta delle casere Montelonga, la Pala, Pal e della foresta del Prescudin o al punto panoramico verso Predaia sopra la frazione Roppe. Per un elenco più preciso dei sentieri da trekking o escursione presenti in zona, vi indichiamo il pdf della Carta Sentieri n°6 relativa a Barcis, la pubblicazione realizzata dal Club Alpino Italiano o la guida, più orientata verso i sentieri ciclabili, “E i monti stanno a guardare”.
In alternativa potete richiedere maggiori informazioni all’ufficio Iat di Barcis che propone i seguenti sentieri:
- La “Forra del Cellina”: tra marmitte dei giganti, orridi e antichi impianti idroelettrici percorrendo la vecchia strada panoramica della Valcellina
- Il sentiero e le grotte della vecchia diga: un percorso sotterraneo di educazione ambientale
- Il sentiero del Dint, il belvedere panoramico sulla diga e il centro visite della riserva naturale “Forra del Cellina”
- Alla scoperta dell’architettura tipica
- L’itinerario delle chiesette rurali, da Barcis alla chiesetta di San Francesco in località Ribe a quella di San Giorgio in località Roppe
- Val Pentina, le cascate del Mulinat e le aree di sosta attrezzate per pic-nic
- Sentiero delle carbonaie
- I sentieri del Bitter
- Alla chiesetta degli Alpini del “Cuol”
- Val Caltea, malghe Valli e Caolana, Piancavallo
- Foresta del Prescudin: l’uomo e il bosco
- Nel bosco del Montelonga
- Passeggiate intorno al lago (sentiero degli Alpini, sentiero del pescatore, sentiero panoramico) alla scoperta della natura
- Andar per frazioni: sei itinerari per scoprire le frazioni di Barcis
A nostro avviso dovreste anche esplorare la zona della vicina Andreis alla scoperta della Faglia Periadriatica e per visitare il centro avifaunistico.
Altre località vicine d’interesse turistico
Non troppo distanti da Barcis vi sono, oltre alla già citata Andreis, diverse località interessanti dal punto di vista turistico:
- Claut, all’interno del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane, ha la particolarità di presentare una delle rarissime impronte di dinosauro rinvenute in Italia. A questa dobbiamo aggiungere le diverse possibilità di sport sulla neve tra cui le piste di fondo.
- I bellissimi e suggestivi paesi di Poffabro e Frisanco.
- Piancavallo con i suoi impianti sciistici ed il palaghiaccio.
- La Diga del Vajont vicino ad Erto e Casso.
- La Centrale idroelettrica A. Pitter di Malnisio di cui una parte è adibita a museo dell’energia idroelettrica.
Questi luoghi si trovano ad un massimo di 30 minuti di distanza in automobile da Barcis.
Friuli Winter Nights – Barcis
Barcis è una delle località filmate nel 2012 per il video di time-lapse notturni “Friuli Winter Nights” che ha vinto diversi premi ed è stato esposto in occasione di mostre internazionali.
Speriamo che la nostra guida sul lago di Barcis vi sia stata utile. Fatecelo sapere commentandola e condividendola sui social o cliccando sul cuoricino, grazie! 🙂
Se questo articolo vi è piaciuto vi suggeriamo di leggere anche La guida completa al Lago di Sauris, LE CASCATE DELLA VAL D’ARZINO IN AUTUNNO o IL SENTIERO RILKE: UNA CAMMINATA FACILE VICINO A TRIESTE.
3 comments
Great article. Love the details explained about Barcis.
Thank you and welcome in Friuli Venezia Giulia!!!
Grazie mille per le vostre info. Super utili!!!