Quest’anno io e Giacomo l’abbiamo fatta grossa! Una settimana a bordo di un caicco lungo la costa del Montenegro, ALL INCLUSIVE.
No, amici da casa, non siamo diventati ancora così famosi da permetterci una vacanza alla Ferragni e #nuovigiornitakesMontenegro non sarà l’hashtag dell’anno.
Una cosa però è certa: un viaggio così non l’avevamo mai fatto!
Addormentarsi cullati dalle onde sui morbidi lettini a prua, passare le serate a guardare le stelle in mezzo al mare, tuffarsi in un’acqua che più blu di così non si può, il tutto in compagnia di una crew fantastica e compagni di viaggio ad hoc.
La Sadri Usta I (www.dmyachting.com) è stata la nostra barca durante questi giorni di navigazione: un caicco di quasi 30 metri che ci ha fatti sognare con il solo suono delle onde e delle vele accarezzate dal vento.
Il buongiorno ci veniva dato dallo Skipper chiedendoci che tipo di uova espresse avremmo voluto per colazione e, per chi ci conosce, sa che è bastato poco per conquistarci. Tavola imbandita a tutti i pasti, deliziosi pranzi di pesce e carne, dolci da capogiro e location…beh, voto diesci!
Il continuo relax sul ponte, era interrotto solo dalle fermate nelle diverse baie montenegrine. Non abbiamo mai perso l’occasione di tuffarci in quelle acque dal colore blu petrolio, nuotandoci in lungo e in largo per avvicinarci sempre alla costa con i Kayak, le tavole da SUP o con l’attrezzatura da snorkeling, tutto rigorosamente preparato dal team della barca.
Ed è proprio con il SUP che Giacomo ha lottato instancabilmente tutta la settimana. Giorno dopo giorno, caduta dopo caduta, finalmente anche lui è riuscito a conquistare la tavola con la sua pagaia, scatenando una standing ovation.
Il Montenegro ha sicuramente molto da offrire. Le bellissime Starigrad (città vecchie) sono una garanzia. Strade in ciottolato, viette strette e romantici scorci sul mare, sono i punti di forza di questi paesi; qui, le diverse dominazioni hanno lasciato una forte impronta culturale e visiva, costruendo moschee e chiese affascinanti. Queste città hanno tutte una cosa che le accomuna: le montagne montenegrine di sfondo che vanno su a picco, dando uno stacco importante al paesaggio.
Il miglior esempio di ciò è Kotor che per noi è stato un gioiello inaspettato. Nascosto dentro le sue mura fortezza, non ci saremmo mai aspettati di scoprire un piccolo paradiso in terra (ora sappiamo perché è tra i siti patrimonio dell’UNESCO). Mentre nelle sue vie si alternano ristorantini a negozi di souvenir, i veri protagonisti del luogo sono i gatti. Sdraiati a prendere il sole, intenti a farsi accarezzare dai turisti o alla ricerca di un buon pasto, i mici affollano comodamente le piazze del borgo.
Invece Budva può essere divisa in tre parti: si passa dalla Starigrad, dove ci si perde fra le sue vie intrecciate, alla zona moderna e fancy della città, con ristoranti di lusso che si alternano a grandi palazzi e, infine, un po’ in uno stile Bangkok o Zakynthos, la parte giovane nella quale si può trovare ogni genere di divertimento.
Un bellissimo ambiente dove passare una serata nella città di Bar, a nostro avviso, è stato un localino appena fuori la Starigrad chiamato “Kaldrama”. Collocato in una splendida via nella parte alta della città, questo ristorante a gestione familiare, ci ha deliziato con piatti della cucina serbo-croata, facendoci passare proprio una cena stupenda.
A proposito di alture, con i suoi 1000 gradini, Herceg Novi, fa sudare sette camicie ad ogni turista curioso di addentrarsi nella sua città vecchia. Il panorama, alla fine, ne vale decisamente lo sforzo.
I cieli dipinti di tutte le sfumature di rosa, le montagne che si colorano assieme al mare. Ogni singolo particolare ha reso indelebile il ricordo dei tramonti in Montenegro, che possiamo tranquillamente affermare: “Ce li porteremo sempre nel cuore!”.
Soprattutto l’ultima sera, quando, per festeggiare la fine di questo viaggio meraviglioso, il capitano ci ha portati nella baia di Orahovac. Il calare del sole non è mai stato così romantico: fra chiacchiere e qualche bicchiere di vino, siamo finiti a guardare le stelle ancora una volta, sognando di poter tornare a trascorrere una vacanza così.
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Ci teniamo a ringraziare di cuore tutto l’equipaggio della Sadri Usta I (il capitano Hüseyin, Candep, Marco e lo Chef) ed i nostri compagni di viaggio (da Trieste, Genova e Francia), grazie ai quali questa vacanza è stata resa ancora più piacevole. Inoltre, un ringraziamento speciale va a Khady per le mie fantastiche treccine! 🙂
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