“Di turismo” e non “per il turismo”. Capito il concetto, le Isole Tremiti in Puglia, possono essere vissute al meglio.
San Nicola, San Domino e Capraia, le tre isole principali dell’arcipelago italiano a largo del Gargano, sono state la nostra meta per le vacanze estive. Non vi nascondiamo il nostro disorientamento al primo impatto dato da un lato dalla notorietà delle Tremiti e, dall’altro, dalla sobrietà con la quale vengono mantenuti questi luoghi.
Sono isole che nell’arco dei secoli hanno dato vita a dei micromondi di condanna, espiazione e redenzione. Prima, con la leggenda del re Diomede e con la relegazione per adulterio della nipote dell’imperatore romano Augusto, dopo, con la creazione del monastero dei benedettini ai quali si alternarono i cistercensi e i Canonici regolari di Sant’Agostino, e per finire, con il confino gay in epoca fascista, le Tremiti sono state segnate da mutamenti sociali estremi dei quali denota tutt’ora le contraddizioni. L’unica a restare invariata e lontana dalla pesantezza di certe tematiche è la magnifica natura.
Sebbene il mare non sia stato generoso nei nostri confronti a causa dei forti venti e abbia fortemente limitato la nostra esplorazione, la bellezza della cala dei turchi a Capraia, della spiaggia dei Pagliai, della zona dello scoglio dell’elefante e della grotta del sale, ci sono bastate a lasciarci un ricordo delizioso fatto di immersioni in mezzo a centinaia di pesci e acque limpide cullate da bianche coste frastagliate.
Non solo mare. San Domino, l’isola maggiore, offre anche la possibilità di addentrarsi nella pineta per delle rilassanti camminate lungo i sentieri che la costeggiano; facile, inoltre, imbattersi nelle molteplici piante di cappero. Recentemente la zona del faro è stata vittima di un incendio doloso che l’ha trasformata in un luogo pieno di contraddizioni visive e, quindi, di fascino: affacciati su un magnifico panorama, gli alberi carbonizzati dipingono, ora, ombre nere sull’erba oro e nel cielo terso.
San Nicola è, invece, la memoria storica delle Tremiti. Qui, ogni passo racconta una storia diversa, ma non solo. Se proseguite oltre la Chiesa di Santa Maria a Mare, potrete percorrere una stradina che porta fino alla punta dell’isola: una camminata tranquilla, ma assolutamente imperdibile.
CONSIGLI UTILI.
Cerchiamo di rispondere ad alcune domande frequenti, basandoci sulla nostra esperienza.
Le Isole Tremiti si raggiungono in traghetto partendo da Termoli. La stazione dei treni di quest’ultima è poco distante dal porto ed è un percorso fattibile anche a piedi.
Avendo fatto l’intera vacanza in barca, non abbiamo avuto il pensiero dell’alloggio, ma possiamo darvi comunque due dritte su dove dormire alle Tremiti e quale scegliere tra le due isole:
- San Nicola è la meno attiva a livello turistico, ma la più autentica se la si vuole vivere da isolani. Per assaporarla a fondo, a nostro avviso, non c’è modo migliore che soggiornando presso Le Case dei Nonni: locali ristrutturati nel primo “Camerone” costruito nel 1844 dai Borbone nel cuore dell’isola. In alternativa, a pochi passi, c’è La Casa di Gino.
- San Domino è più vivace, ma non aspettatevi (fortunatamente) un’Ibiza. Qui la scelta è leggermente più ampia e si va dal Villaggio Punta Diamante al Villaggio Touring Club Italia, fino agli appartamenti Elefante.
Se vi state, invece, chiedendo dove mangiare alle Isole Tremiti, la risposta è “Da Enrichetta”: una cucina decisamente più raffinata del classico spaghetto di mare. Non aspettatevi porzioni misere, tutto è decisamente bilanciato sia nella quantità che negli accostamenti di sapori. Consigliatissimo per passare un’ottima serata, nonostante la location non rispecchi a pieno la validità di questo ristorante.
Noi abbiamo visitato le Isole Tremiti nella prima settimana di settembre ed è un periodo perfetto per andarci non essendoci un forte afflusso turistico. L’unico inconveniente può essere il mare mosso.
Speriamo di aver risposto esaustivamente, ma se doveste avere altre domande, non esitate a scriverle nei commenti qui sotto!
Mi raccomando, il nostro blog vive anche grazie alla condivisione dei nostri articoli, quindi se vi è piaciuto, condividetelo e regalateci un “mi piace”.